Approfondimento

VERSO IL PIANO DELLA BIODIVERSITA' DEL FIUME PO

UNO STRUMENTO DI PIANIFICAZIONE  PER L’ASSETTO ECOLOGICO  DEI  CORSI D’ACQUA

le nostre azioni

Tra le misure previste dal Piano Acque che interessano direttamente gli ecosistemi acquatici e le sinergie tra qualità delle acque e conservazione degli habitat vi è quella della definizione di una rete ecologica di distretto attraverso l’integrazione delle reti ecologiche esistenti

IL PIANO DELLA BIODIVERSITA’

L’UE chiede di allocare risorse per una gestione più INTEGRATA e SOSTENIBILE dei corsi d’acqua, che tuteli e migliori la qualità delle acque e degli ecosistemi

 

Il distretto idrografico del fiume Po è una realtà ampia, complessa e significativa, nella quale risultati concreti possono essere raggiuti solo attraverso politiche integrate, che riconoscano sempre più il ruolo delle aree naturali, e dei siti della Rete Natura 2000 in particolare, sui cui fondare politiche di intervento e sancire una maggiore cooperazione tra gli Enti gestori dei siti Rete Natura 2000 e quelli responsabili per l’attuazione delle misure del PdG Po (Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, Regioni, Enti gestori aree protette, ecc).

in pillole
SFIDE PER IL 2030

Contribuire con la pianificazione distrettuale all’attuazione degli obiettivi della Strategia UE sulla biodiversità per il 2030, lavorare insieme agli Enti gestori delle aree naturali protette e dei siti natura 2000, per fare rete, creare conoscenza e condividerla, per attuare una conservazione della biodiversità e la tutela ambientale delle acque oltre i confini regionali delle aree protette.

Dare spazio al Fiume e lavorare con il Fiume, assecondando, gestendo ed incentivando, laddove possibile, i processi geomorfologici all’interno del corridoio ecologico – fluviale: gestire e non contrastare la dinamica fluviale, ridurre l’artificialità, aumentare la naturalità attraverso rimboschimenti e contrasto alle specie alloctone.

COSA È LA BIODIVERSITÀ?

E’ la ricchezza e varietà di vita sulla Terra, nelle sue molteplici sfaccettature: diversità all’interno di una stessa specie, diversità tra specie, diversità di ambienti. Noi stessi siamo biodiversità ed esistiamo grazie alla biodiversità. La diversità biologica tra individui e le specie è il motore stesso della vita: assicura infatti il funzionamento degli ecosistemi, dai quali dipende anche la nostra esistenza, in quanto garantisce le risorse fondamentali per la nostra sopravvivenza (quali cibo, aria, acqua, energia e materie prime)

PERCHÉ È IMPORTANTE LA BIODIVERSITA’

Perché senza biodiversità non c’è vita. Ciascuna specie, poco importa se piccola o grande, riveste e svolge un ruolo specifico nell’ecosistema in cui vive e proprio in virtù del suo ruolo aiuta l’ecosistema a mantenere i suoi equilibri vitali. Una più vasta varietà di specie significa una più vasta varietà di colture, una maggiore diversità di specie assicura la naturale sostenibilità di tutte le forme di vita, un ecosistema in buona salute sopporta meglio un disturbo, una malattia o un evento meteorologico estremo e reagisce meglio.

Oltre un terzo degli alimenti umani – dai frutti ai semi ai vegetali – verrebbe meno se non ci fossero gli impollinatori (api, vespe, farfalle, mosche, ma anche uccelli e pipistrelli). Ci sono 130 mila piante per le quali le api sono essenziali per l’impollinazione.

IL PO E LA BIODIVERSITÀ

Il Po, con i suoi 652 chilometri di lunghezza e i 71.000 km2 di bacino idrografico, è un importantissimo corridoio ecologico, che attraversa l’intera Valle Padana, una delle aree più antropizzate dell’intero Paese che, nonostante numerose criticità, conserva ancora un buon potenziale di recupero dei processi geomorfologici, ecologici e di biodiversità, costituisce un bene comune di straordinaria rilevanza sociale e ambientale e un patrimonio insostituibile da conservare e valorizzare anche per le generazioni future.

Nel distretto idrografico del fiume Po sono presenti complessivamente 1.174 Aree naturali vincolate a vario titolo e i siti della Rete Natura 2000 interessano circa il 20% della superficie dell’intero distretto. Un grande patrimonio da tutelare, mantenere e riconnettere, attraverso l’integrazione delle reti ecologiche esistenti.

LA BIODIVERSITÀ E I NOSTRI PIANI

L’applicazione integrata della Direttiva Quadro Acque e delle Direttive Natura offre l’occasione per l’attuazione di politiche territoriali che coniughino conservazione della biodiversità, efficiente tutela idrica nonché, promozione di uno sviluppo sostenibile dei territori circostanti, attraverso la conduzione di attività antropiche compatibili con la tutela ambientale. L’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po è uno degli attori principali lungo un percorso virtuoso di attuazione di politiche internazionali e italiane per la tutela e la valorizzazione del grande fiume.

acqua

la strategia ue

La Strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030 COM(2020) 380 final fornisce una rinnovata volontà politica di garantire il ripristino della Natura attraverso la piena attuazione delle Direttive Habitat e Uccelli e di rendere la rete Natura 2000 più resiliente dal punto di vista ecologico, più connessa e più coerente. Il raggiungimento dei traguardi in essa contenuti dipenderà anche dal modo in cui la Rete Natura 2000 riuscirà ad integrarsi nelle politiche di sviluppo e di come gli obiettivi della politica UE in materia di biodiversità verranno integrati in altri settori, come l’agricoltura, la pesca e la silvicoltura, garantendo un’attuazione coerente delle misure dell’UE in questi ambiti.

nel nostro contesto

A livello distrettuale è emersa la necessità di attuare un Piano della biodiversità, inteso anche come strumento di pianificazione dell’assetto ecologico dei corsi d’acqua riguardante in sintesi:

  • l’aggiornamento del quadro conoscitivo dell’attuale assetto ecologico dell’intera regione fluviale;
  • il coordinamento del PdGPo con il Quadro delle Azioni Prioritarie (Prioritised action frameworks – PAF) per la Rete Natura 2000;
  • la definizione degli obiettivi connessi all’assetto di progetto potenzialmente raggiungibile compatibilmente alle attività e presenze antropiche;
  • l’individuazione di fattibilità degli interventi più rilevanti a scala di asta fluviale;
  • le procedure di monitoraggio nel tempo dell’assetto ecologico e del raggiungimento degli obiettivi fissati.

Contribuire con la pianificazione distrettuale all’attuazione degli obiettivi della Strategia UE sulla biodiversità per il 2030, lavorare insieme agli Enti gestori delle aree naturali protette e dei siti natura 2000, per fare rete, creare conoscenza e condividerla, per attuare una conservazione della biodiversità e la tutela ambientale delle acque oltre i confini regionali delle aree protette.

In questa sezione è possibile scaricare gli studi e approfondimenti che ci stanno guidando in questo ambizioso percorso.

approfondimento

QUALE FUTURO PER IL PO? FOCUS SULLA BIODIVERSITA’

Quale sarà il futuro del Po e come centrare i traguardi ambiziosi individuati dalla Strategia Europea per la Biodiversità al 2030? Come intraprendere azioni concrete in tempi ragionevoli per accrescere il capitale naturale tutelando e riqualificando le stesse risorse naturali contestualmente al recupero delle funzioni dei complessi ecosistemi fluviali? Come coniugare positivamente le necessità ambientali con le irrinunciabili esigenze produttive di chi vive e lavora su un’area così complessa come quella padana? Sono stati questi, ma non solo, gli argomenti che hanno fatto da filo conduttore all’evento partner della EU Green Week 2022 – Settimana Verde Europea “A blue way for biodiversity: the River Po restoration project” a San Daniele Po (CR).

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