MAPP – Monitoraggio Applicato Plastiche Po

L’Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po, in collaborazione con Fondazione Sviluppo Sostenibile, coordina questo progetto che si articola in tre attività. Attività 1 - Monitoraggio delle plastiche galleggianti attraverso osservazione diretta, applicando il metodo RIMMEL messo a punto da JRC. Le osservazioni saranno realizzate su cinque stazioni, distribuite lungo l’intero corso del fiume e situate a Brandizzo, Isola Serafini, Boretto, Pontelagoscuro, Po di Goro. Per ciascuna stazione saranno realizzati 5 rilievi a stagione di almeno 60 minuti, durante i quali si svolgerà l’osservazione diretta da un punto rialzato. Per armonizzare e facilitare la raccolta dei dati verrà utilizzata una apposita applicazione Android, messa a punto dalla rete Riverine Litter, che consente di annotare e catalogare gli oggetti osservati, le loro dimensioni e la posizione geografica. Le categorie degli oggetti ed i relativi codici saranno ricavati dalla master list ufficiale realizzata dal Technical Subgroup on Marine Litter della Commissione Europea2. Avanzamento: 90%. Attività 2 - Monitoraggio delle modalità di trasporto dei rifiuti plastici. Questa attività si propone di realizzare una sperimentazione per il tracciamento e lo studio dei percorsi seguiti dai rifiuti galleggianti nel Po attraverso l’utilizzo dei tracker, dispositivi costituiti da piccoli contenitori galleggianti in grado di riprodurre il comportamento dei rifiuti di plastica dispersi nei fiumi, al cui interno sono allocati dei localizzatori a lunga durata, capaci di determinarne la posizione GPS. I tracker saranno rilasciati in tre stazioni e in tre periodi diversi dell’anno, in condizioni idrologiche differenti. Per ciascuna stagione, nelle tre stazioni individuate saranno rilasciati 10 tracker, per un totale di 90 dispositivi. Avanzamento: 80%. Attività 3 - Monitoraggio macroplastiche attraverso immagini satellitari. Questa attività si prefigge lo scopo di realizzare una prima sperimentazione finalizzata all’individuazione di rifiuti plastici galleggianti attraverso l’utilizzo di immagini satellitari. In particolare, saranno utilizzate le immagini rese disponibili dalla missione Sentinel dell’ESA, la cui elevata risoluzione spaziale, fino a 10 m, consente il rilevamento di elementi e oggetti di dimensioni molto piccole, in grado di distinguere le macroplastiche da altre tipologie di rifiuti galleggianti. Avanzamento: 100%.