PIANO SPECIALE DISSETO IDROGEOLOGICO (eventi maggio 2023)

Gli eventi meteorologici che hanno interessato la porzione orientale del Distretto del fiume Po nelle prime settimane di maggio 2023 hanno provocato ingenti effetti sul territorio emiliano-romagnolo, sia sull’ambito collinare-montano che di pianura. Per far fronte a tali eventi, è stato emanato il D.L. 1° giugno 2023, n. 61 “Interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023” convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2023, n. 100 il cui articolo 20-octies, comma 2, lettera c) prevede la predisposizione di un piano speciale di interventi sulle situazioni di dissesto idrogeologico.

Il piano speciale si applica alle aree colpite dagli eventi calamitosi e prevede la definizione delle linee di indirizzo per la mitigazione del rischio idro-geologico e l’individuazione degli interventi strutturali e non strutturali sulle situazioni di dissesto, con priorità per le situazioni che costituiscono pericolo per centri abitati ed infrastrutture, con particolare riguardo a quelli integrati con la tutela ed il recupero degli ecosistemi e della biodiversità e alla delocalizzazione di beni in aree a elevata pericolosità.

Con l’Ordinanza N. 22/2024 sono stati definiti i contenuti e le modalità di predisposizione del “piano speciale preliminare” entro il 31 marzo 2024 e del “piano speciale” entro il 30 giugno 2024.

 

PIANO SPECIALE PRELIMINARE

Il Piano Speciale preliminare è stato approvato con Determinazione del Commissario Straordinario n. 82 del 23 aprile 2024, previa acquisizione in sede di cabina di Coordinamento (art. 20-quater del Dl 61/2023) dell’intesa della Regione Emilia-Romagna (DGR 703 del 22/04/2024) e del parere di tutte le amministrazioni statali competenti, comprensive del MASE, nonché della stessa Autorità di bacino.

Nelle more dell’aggiornamento della pianificazione di bacino, il Piano Speciale preliminare definisce le prime linee d’intervento di carattere innovativo e maggiormente sostenibile in epoca di cambiamento climatico, funzionali a dare più spazio ai fiumi, mediante interventi di arretramento delle arginature e di tracimazione controllata al di fuori di esse, oltreché alla gestione delle oltre 80.000 frane attivatesi sui territori collinari e montani. Il Piano contiene inoltre alcuni indirizzi normativi riguardanti la pianificazione urbanistica (comportanti l’esclusione di nuove costruzioni nelle aree allagate ed in frana), la delocalizzazione degli edifici a maggior rischio e la gestione delle opere di attraversamento esistenti ed in progetto al fine di garantirne la massima compatibilità con il deflusso delle piene.

Il Piano speciale preliminare si compone dei seguenti elaborati

PSP_Relazione.pdf

PSP__Allegato_01_Aree_allagate.pdf

PSP__Allegato_02_Mappatura movimenti franosi.pdf

PSP__Allegato_03_SchedeMonografiche_ReticoloPrincipale.pdf

PSP__Allegato_04_Schede Monografiche_ReticoloSecondario.pdf

PSP__Allegato_05_Elementi esposti.pdf

PSP__Allegato_06_interventi urgenti complessi consolidamento versante.pdf

PSP__Allegato_07_Indirizzi vegetazione ripariale e forestale.pdf

PSP__Allegato_08_Animali fossori.pdf

PSP__Allegato_09_Compatibilita idraulica.pdf

PSP__Allegato_10_Catalogo_interventi_tipo consolidamento versante.pdf

La documentazione relativa al Piano speciale preliminare con la determinazione commissariale è consultabile al seguente link

https://commissari.gov.it/alluvionecentronord2023/trasparenza/amministrazione-trasparente/provvedimenti/piano-speciale-preliminare/

 

Le mappe delle aree allagate e dei dissesti sono consultabili sul geoportale della regione Emilia-Romagna:

https://geoportale.regione.emilia-romagna.it/approfondimenti/emergenza-maggio-23/emergenza-rer-maggio-2023-servizi

 

MISURE DI SALVAGUARDIA

Al fine di garantire il pieno perseguimento delle finalità e degli obiettivi del Piano speciale preliminare, nel contesto legislativo vigente in materia di difesa del suolo nelle more dell’approvazione di Varianti ai vigenti strumenti di pianificazione di bacino distrettuale del fiume Po per l’assetto idrogeologico, l’Autorità di bacino distrettuale ha ritenuto necessario (previo parere della Conferenza Operativa, acquisito nella seduta del 23 aprile 2024) adottare, con Decreto del Segretario Generale n.32 del 06 maggio 2024, misure temporanee di salvaguardia ai sensi dell’art. 68, comma 4 ter del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i., con i contenuti specificati all’art. 1 del medesimo Decreto segretariale, relativamente agli indirizzi normativi per la pianificazione urbanistica e per la delocalizzazioni/rilocalizzazioni di edifici/beni in aree a rischio ed agli indirizzi e criteri per i ponti e manufatti di attraversamento dei corsi d’acqua, esistenti e di progetto, e la loro valutazione di compatibilità idraulica.

Il Decreto è stato pubblicato il 07/05/2024 nella sezione atti istituzionali del sito dell’Autorità di distretto a questo link.

Le misure temporanee di salvaguardia adottate entrano in vigore a partire dal giorno successivo la data di pubblicazione del Decreto.

Il Decreto del Segretario Generale n 32/2024 e i relativi allegati sono scaricabili anche in questa sezione:

DSG32_2024.pdf

PSP__Allegato_09_Compatibilita idraulica.pdf

PSP_Relazione.pdf