L’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po ha ospitato, in sinergia con l’Università di Parma, il IV meeting del progetto UE sulla tutela e la conservazione delle zone umide: tre giorni tra confronti in aula e verifiche sull’area-pilota di Gussola (CR)

29 Maggio 2024 – Olanda, Austria, Finlandia, Estonia, Belgio, Portogallo. E, naturalmente, l’Italia che, rappresentata dall’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po e dall’Università di Parma, ha ospitato e coordinato il IV meeting di REWET, progetto finanziato dall’Unione Europea (attraverso il programma Horizon Europe) il cui ampio partenariato internazionale, proveniente da tutta Europa, si è riunito a Parma per una tre-giorni che ha visto i rappresentanti europei confrontarsi in aula sullo stato di avanzamento degli studi progettuali ed effettuare anche delle verifiche “sul campo”.

Il Progetto REWET – acronimo di REstoration of WETlands to minimise emissions and maximise carbon uptake. A strategy for long-term climate mitigation – intende facilitare il ripristino e la conservazione delle zone umide terrestri (zone umide di acqua dolce, torbiere e pianure alluvionali) contribuendo ad identificare le pratiche di ripristino sostenibili e di successo delle zone umide europee che massimizzano l’assorbimento di carbonio e riducono al minimo le emissioni di gas serra, studiando le migliori pratiche nel ripristino ecologico soddisfacendo la biodiversità e gli obiettivi sociali.

Per raggiungere questi esiti REWET si avvale di aree-pilota, gli Open Lab, accuratamente selezionate e che devono possedere una gamma di condizioni locali, caratteristiche geografiche, strutture di governance e contesti socioculturali per rendere chiaro il nesso tra le zone umide, il carbonio, il clima e le attività antropiche presenti. Gli Open Lab sono distribuiti in 7 paesi dell’Unione Europea; per l’Italia è stata scelta la Lanca situata nel Comune di Gussola, in provincia di Cremona, che ricade all’interno della Riserva MaB UNESCO PoGrande.

“Un importante momento di confronto che ci ha permesso di pervenire all’aggiornamento sullo stato di avanzamento delle attività e gli sviluppi raggiunti in ciascun Open Lab – ha dichiarato Alessandro Bratti, Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po –, consentendo di inquadrare il sito di Gussola in un’ottica di ampia scala all’interno delle attività portate avanti dall’Autorità di bacino. Il meeting è stato occasione per far conoscere ad una platea internazionale le peculiarità dell’area-pilota italiana attraverso una visita guidata della lanca con il supporto di esperti, ricercatori, rappresentanti di AIPo, Consorzio Forestale Padano e Università di Parma, per la cu preziosa collaborazione ringrazio il professor Marco Bartoli”.