6 Giugno 2024 – In merito alle dichiarazioni riportate da alcuni Media e attribuite al Vice Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Galeazzo Bignami – “Gli interventi per la sicurezza idraulica, relativa quindi a corsi d’acqua, fiumi, argini, oltre che dei consorzi, sono competenza dell’Agenzia Regionale a Protezione Civile e Autorità di Bacino, che hanno anche lì una responsabilità ben chiara nell’assessore depositario alla delega che è l’assessora alla Protezione Civile Irene Priolo, la quale ancora oggi tarda negli interventi di messa in sicurezza del territorio”. – l’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po fa alcune fondamentali precisazioni.

ADBPo non ha competenza diretta sulla realizzazione materiale degli interventi di sicurezza idraulica, ma ha un ruolo determinante nella fase di ricostruzione, che necessita di una pianificazione corretta e coerente del territorio e proprio in quest’ottica sta lavorando da mesi, quotidianamente, con la struttura Commissariale del Generale Figliuolo e della Regione Emilia-Romagna. Il Piano speciale, approvato recentemente dal Comitato Istituzionale di indirizzo – che comprende tutti i Ministeri coinvolti, compreso quello delle Infrastrutture – è di fatto lo strumento che consente e consentirà di governare la ricostruzione di quei territori devastati dall’alluvione del 2023. Attualmente è in corso una intensa attività di confronto con le comunità territoriali proprio per definire il Piano definitivo che sarà oggetto dei finanziamenti dedicati.

Per ulteriore e definitiva chiarezza ricordiamo che l’ADBPo-Autorità di Bacino Distrettuale del Po è un Ente pubblico non economico vigilato dal MASE-Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e non dipende dalle singole Regioni, ma collabora costantemente con tutte le stesse Regioni del Distretto, come da “mission istituzionale”. Nella fattispecie, l’Autorità ha il coordinamento tecnico-scientifico per la realizzazione del Piano di ricostruzione della Romagna in collaborazione con numerosi Università ed Enti di ricerca.

È quindi opportuno, soprattutto da parte di autorevoli membri del Governo, avere chiaro qual è il ruolo delle differenti Istituzioni che operano sulla “governance” della risorsa idrica nel territorio.